Sintomi dell’Influenza: approcci farmacologici efficaci
L’influenza è una malattia virale stagionale che esordisce bruscamente con sintomi come raffreddore, febbre e dolori muscolari.
Si conclude generalmente con una guarigione spontanea, di norma senza la necessità di alcun tipo di intervento farmacologico.
I primi sintomi dell’influenza
I sintomi variano da persona a persona, ma alcuni sono sicuramente caratteristici e spesso sono una combinazione di:
- febbre
- stanchezza
- dolori muscolari
- mal di testa
- tosse
- mal di gola
- inappetenza
- congestione nasale
- dolori articolari
Questi sintomi possono causare spossatezza e malessere tali da richiedere riposo a letto fino alla completa guarigione.
Quali sono i sintomi dell’influenza che devono destare preoccupazione?
Nei bambini:
- respiro accelerato o difficoltà a respirare
- colorito bluastro della pelle
- insufficiente assunzione di liquidi
- sonnolenza o assenza di interazione con gli altri
- i sintomi influenzali sembrano guariti ma poi ricompaiono, accompagnati dalla febbre e dal peggioramento della tosse
- febbre con eruzione cutanea
Negli adulti:
- difficoltà a respirare o fiato corto
- dolore o pressione sul petto o sull’addome
- vertigini improvvise
- stato confusionale
- vomito grave o continuo
- sintomi influenzali che sembrano guariti, ma poi si ripresentano insieme alla febbre e al peggioramento della tosse
Come curare l’influenza stagionale?
In generale, si può dire che non c’è una cura specifica per l’influenza, possiamo ridurre intensità e durata dei sintomi più fastidiosi attraverso i farmaci antinfluenzali ma non sono indispensabili per modificare il decorso e l’esito della malattia.
Ricordiamo comunque che prima di assumere un farmaco è fondamentale che un medico valuti la singola situazione del paziente o che si chieda consiglio al farmacista.
La febbre, per esempio, infastidisce molti, ma è il segnale che il nostro corpo sta cercando di combattere gli intrusi – i virus.
Prima di abbassarla, dovremmo attendere che svolga la sua funzione ma se diventa impattante e piuttosto elevata un antipiretico può contenerla.
Si raccomanda l’utilizzo di farmaci come paracetamolo, aspirina e ibuprofene poiché hanno sia effetti antipiretici che antinfiammatori.
Discorso a parte viene fatto per il trattamento dei bambini: assolutamente da evitare l’uso dell’aspirina per il rischio di sviluppo della sindrome di Reye, risultano invece utili gli stessi principi attivi consigliati in precedenza, come paracetamolo o ibuprofene. Preferibilmente, sotto forma di sciroppo o gocce per poter finemente personalizzare la dose in funzione del peso del bambino.
Nel caso di donne in gravidanza si raccomanda di fare riferimento al ginecologo o al medico di base, in quanto considerati soggetti a maggior rischio di complicazioni.
Invece per attenuare i sintomi del raffreddore suggeriamo i decongestionanti che hanno lo scopo di alleviare la congestione nasale e migliorare la respirazione. Per la tosse vengono indicati i mucolitici, che fluidificano il catarro e sciolgono quindi la tosse grassa.
Infine, gli integratori sono utili per combattere spossatezza, disidratazione e rafforzare le difese immunitarie. Sono prodotti che contengono sostanze nutrienti, vitamine e minerali, in maniera molto concentrata e possono supportare le difese immunitarie.
Gli antibiotici sono utili per l’influenza?
No.
Gli antibiotici sono farmaci molto importanti: ci aiutano a combattere le infezioni batteriche, agiscono uccidendo i batteri o impedendo loro di riprodursi e diffondersi, ma non sono efficaci per contro le infezioni virali come l’influenza.
Se vengono prescritti o utilizzati quando non necessari, favoriscono l’insorgenza della cosiddetta resistenza batterica: un fenomeno che consiste nello sviluppo, da parte dei microrganismi, di difese verso questi preziosi farmaci e le infezioni successive potrebbero risultare più difficili da curare.
Se pensate di aver bisogno degli antibiotici, contattate il vostro medico e non assumeteli mai per vostra decisione.
Conclusione
L’approccio all’influenza, benché spesso sia caratterizzata da una guarigione spontanea, richiede una consapevolezza informata e responsabile.
È importante che ciascuno ascolti il proprio corpo e riconosca i segnali che richiedono attenzione medica.
L’autogestione dei sintomi attraverso riposo e idratazione è fondamentale, ma non deve mai sostituire la consulenza professionale, specialmente in presenza di sintomi allarmanti o in gruppi vulnerabili come bambini, anziani e donne in gravidanza.
L’influenza ci ricorda l’importanza di un approccio sanitario integrato e personalizzato, che valuti non solo i sintomi, ma anche le circostanze e le condizioni generali di salute di ogni individuo.
Inoltre, sottolinea la necessità di un equilibrio tra l’uso consapevole dei farmaci e la fiducia nelle capacità di recupero del nostro organismo.
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