Anemia & carenza di ferro

L’importanza biologica del ferro risiede nella sua principale funzione di favorire il trasporto dell’ossigeno ai tessuti: gioca dunque un ruolo determinante nella respirazione cellulare ed interviene quindi nei processi metabolici ed energetici. Una sua carenza è tutt’altro che infrequente: l’Organizzazione Mondiale della Sanità la considera una delle più comuni, dovuta quasi sempre a una dieta inadeguata, ambienti incongrui e uno stile di vita malsano. Di conseguenza a quanto citato, ne consiglia l’assunzione mediante integratori e supplementi alimentari. 

Quant’ è il fabbisogno di ferro giornaliero?

Restando fedeli all’ OMS (organizzazione mondiale della sanità), la quantità di fabbisogno giornaliera dipende dal tuo sesso e dalla tua età. In linea generale ne raccomanda un’assunzione giornaliera compresa tra i 10 e i 18 mg per gli adulti. Sottolineando un’attenzione particolare per le donne, poiché soggette a mestruazioni, gravidanze ed allattamento. 

Sintomi della carenza di ferro

I sintomi di un’anemia da carenza di ferro cambiano nel corso del tempo. Inizialmente possono essere lievi, perché l’organismo si approvvigiona dai depositi di ferro presenti sotto forma di ferritina. Ma quando la carenza continua, i sintomi si intensificano e si possono manifestare:

• stanchezza e mancanza di energia (letargia);
• irritabilità;
• mancanza di respiro o fiato corto;
• vertigini e capogiri;
• estremità fredde ed unghie fragili;
• accelerazione del battito cardiaco (palpitazioni cardiache);
• carnagione pallida.

Meno comunemente si manifestano:

• mal di testa;
• un senso del gusto alterato;
• prurito;
• lingua dolorante e stranamente liscia;
• caduta dei capelli;
• formicolio alle gambe
• difficoltà a deglutire (disfagia);
• dolore toracico
• ferite aperte dolorose (ulcere) agli angoli della bocca.

Trattamenti consigliati 

Se hai una carenza di ferro, puoi riempire velocemente le tue riserve con degli integratori di ferro che servono ad aumentare i livelli nell’organismo. Molto spesso una terapia di questo tipo si rivela risolutiva, soprattutto se l‘anemia non è causata da patologie più serie. Questi preparati si trovano sotto forma di compresse o di integratori alimentari in polvere, capsule e gocce e puoi acquistarli direttamente da qui; 

Chi sono le persone a rischio?

Ci sono alcuni gruppi di persone, più suscettibili alla carenza di ferro rispetto ad altre, a causa della loro situazione psico-fisico o per scelte di vita che compromettono o necessitano assunzioni di ferro maggiori rispetto ad altre. Tra esse ricordiamo:

• le donne incinte e che allattano ne hanno più bisogno: il sangue è necessario per il bambino che deve nascere, e poi per il latte materno;
• gli anziani, in alcuni casi, possono soffrire di una mancanza di appetito e di problemi di masticazione, provocando così una carenza di nutrienti;
• i vegetariani e i vegani non consumano il ferro dagli alimenti di origine animale, ferro che il corpo sa assorbire molto bene;
• le persone che soffrono di disordini gastrointestinali cronici spesso non assorbono ferro in modo appropriato;
• gli atleti professionisti hanno un requisito di ferro superiore e spesso seguono una dieta a basso contenuto di ferro.

Come prevenire l’anemia da carenza di ferro? 

La prevenzione è sempre alla base di tutto. Adottare un regime alimentare ricco di cibi che contengono ferro, come carne rossa, carne di maiale, verdure a foglia verde, frutta secca, pollo, frutti di mare, e fagioli, può rivelarsi vincente in caso di prevenzione. Inoltre, a questi alimenti si possono affiancare cibi con alto contenuto di vitamina C che migliorano l’assorbimento di ferro e limitare il consumo di tè o caffè che al contrario ne limitano l’assimilazione. Ad una dieta sana devono sempre seguire esami periodici, analisi del sangue e consultazioni con il proprio medico di base. 

Nella seguente tabella sono riportati i comportamenti congrui da seguire per la vostra prevenzione: